"25 novembre. Rifletti uomo" nuova opera, questa volta sul femminicidio.
"25 novembre. Rifletti uomo", la mia opera concettuale su un tema ahimè di attualità, quello della violenza sulle donne. Dopo quello per i bambini in zone di guerra eseguito per il Contsteco, continuo sul tema della violenza subita.
Da quando ho fatto il primo sketch ad oggi purtroppo il numero di femminicidi è ulteriormente cresciuto.
Opera visibile presso il foyer del Bistrot del Teatro San Leonardo a Viterbo.
Il concetto che voglio esprimere con questa opera è la dualità d'effetto della violenza, non solo fisica, che è transitoria, oltrechè psicologica, violenza che rimane perpetua nella mente della vittima.
Da qui la "rottura" nel grembo che identifica i danni della violenza fisica e la "rottura" nella testa che identifica il danno perpetuo psicologico, che perdura per tutta la vita della vittima.
Ma le due rotture identificano, insieme, anche il femminicidio vero e proprio, dove il corpo è dilaniato integralmente dalla furia omicida. Anche per questo ho voluto identificare la vittima con una sagoma, la sagoma che rimane a terra sulla scena del delitto. Rifletti uomo, solo tu sei capace di questo.