Come (non) funzionano i motori magnetici?

La domanda è:

"Ma Voi, realmente, avete mai visto dal vivo un motore a magneti funzionare?"

La risposta potrebbe essere molto semplice ... NO!

il motore magnetico PERENDEV
 

Molti portano come spiegazione l'enunciato del I°Principio della Termodinamica "l'energia non si crea nè si distrugge, si trasforma", ma questo enunciato in effetti non c'entra nulla.

Infatti un magnete e tanto più un moderno magnete al neodimio, di energia ne ha tantissima. Il problema è un'altro.

In natura tutto torna in equilibrio, tutto è equilibrio. Tutto è un gioco di forze che devono rimanere necessariamente in equilibrio. Se qualcosa si sposta, qualcos'altro deve fare altrettanto per bilanciare il tutto. 

Un magnete è statico, di per se non crea movimento se non per pochi instanti fino a raggiungere l'equilibrio successivo. Infatti siamo soliti chiamarli "magneti permanenti" ovvero che permangono ovvero rimangono nello stesso stato. Il magnete emette un campo magnetico sempre nello stesso verso, per creare un movimento alternatorio o rotativo che sia c'è bisogno di un cambio del verso flusso magnetico.

Ma se il magnete è "permanente" tutto questo non accade.

Se due magneti di segno opposto vengono avvicinati (e noi nell'avvicinare stiamo esercitando noi stessi una forza "esterna"), essi verranno ad attrarsi reciprocamente fino a toccarsi. 

A quel punto raggiungeranno la loro condizione di equilibrio, e formeranno un unico magnete immobile, almeno finquando non si avvicinerà un'altro magnate.

Analogamente, se noi avviciniamo due magneti di verso opposto, essi manifesteranno una forza di opposizione, e se lasciati liberi si allontaneranno fino al punto che le forze siano nulle, altro punto di equilibrio.

Se realizziamo un rotore con una fila di magneti sulla circonferenza esterna, immerso in uno statore anch'egli con una fila di magneti sulla circonferenza interna (non c'è bisogno di fare disegni, in rete ne troverete a centinaia) il rotore farà solamente una piccola frazione di rotazione fino al punto di equilibrio tra le forze generate dai vari magneti. Poco importerà se tra statore e rotore i poli siano uguali od opposti, di fatto non cambierebbe nulla. 

Se veramente questi sistemi funzionassero, ne vedremmo in giro degli esempi funzionanti, perchè il tam tam sui social, prima o poi, porterebbe qualcuno a raggiungere il successo.

Qualcuno potrebbe obbiettare che gli inventori non possono divulgare dettagli dei loro brevetti, sarebbe anche giusto, ma allora non solo ci sarebbe chi li comprerebbe, ma soprattutto ci sarebbe chi plagiandoli, proseguirebbe da solo la costruzione. Inoltre ormai ci siamo abituati in rete a vedere tutorial su tutto, anche su come si fanno le bombe e quant'altro. 

Ed in tutto questo fiorire di scienziati dilettanti (magari provvisti di validi titoli accademici) non ce ne sta nessuno in grado di sviluppare in proprio l'idea carpendo dagli scarni video? 

Sicuramente si, nel mondo si troverebbero centinaia di persone pronte a risolvere il problema. Ma se ad oggi nulla è successo oltre a video approssimativi con musiche senzazionalistiche, un motivo ci sarà.

Comunque sia, questi pseudoscienziati, tardoalchimisti e magoni privi di cappello a punta, un obbiettivo lo hanno raggiunto, incrementare visualizzazioni e like sui loro video.

AD MAIORA

 

 

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