auto elettriche, riconversione in elettrico di vecchi veicoli benzina/diesel.
allargare l'orizzonte già aperto dal decreto 1 dicembre 2015, n. 219
Obiettivo
Stato della legislazione
decreto 1 dicembre 2015, n. 219
Descrizione
pensare di prendere un vecchio veicolo a benzina o diesel, togliere il vecchio motore e sostituirlo con un motore elettrico è da poco tempo 'quasi' realtà grazie al decreto 1 dicembre 2015, n. 219. In Italia, a differenza di altri paesi (vedi Germania) è impossibile creare un veicolo in proprio, quello che altrove viene definito 'custom' sia esso un motociclo, triciclo, quadriciclo o auto. Non esiste un percorso normato di opportuni test e verifiche per la reimmatricolazione. Lo sanno bene gli appassionati di tuning che devono rottamare il veicolo in italia, re-immatricolarlo in Germania e poi ritrasferirlo in Italia. Infatti in Germania (ad esempio) c'è il TUF che può procedere alle verifiche di legge permettendo poi la immatricolazione del veicolo, in Italia non è possibile in alcun modo uscirne, si può immatricolare solo ed esclusivamente un prodotto industriale di serie, ma si può fare quello che in casa è considerato illegale passando il confine. Un veicolo illegale in Italia diventa legale con il solo passaggio in Germania, che come sappiamo è sempre UE. Questo stato di cose inoltre rende di fatto impossibile la vita degli eventuali nuovi attori che si vorrebbero affacciare sul mercato della mobilità elettrica. La recente legge del decreto 1 dicembre 2015, n. 219 crea una deroga per la riconversione in elettrico, ma è una legge ancora tagliata su misura per le grandi aziende prodruttrici di auto (forse per la non più italiana FCA?) Bisogna considerare che la riconversione dei veicoli, oltre a limitare la costruzione di nuovi veicoli (ormai spesso costruiti fuori dai confini nazionali) limita anche la rottamazione e la conseguente dispersione di rottami nell'ambiente (basti pensare ai rottamatori). Inoltre la riconversione può creare di fatto una notevole quota di mercato circolare.
Comparazione
Basta pensare agli Stati Uniti, patria del custom e delle auto hot-rod, costruite riassemblando pezzi di vecchi veicoli, anche storici, una cultura lunga decenni che di recente è stata affiancata dalla riconversione in elettrico, con un panorama piuttosto vivace di manifattura, artigiani, meccanici. Il tutto è normato da severe norme di revisione e reimmatricolazione, ma comunque è possibile costruirsi in proprio un veicolo unico.