fermiamo la cementificazione dell'Italia #bastacemento
l'Italia
ha un patrimonio immobiliare sproporzionato alle dimensioni del paese.
E' noto che il numero degli immobili è superiore ai 20.000.000 di unità,
e di questi la metà è stata costruita a partire dalla fine della
Seconda Guerra Mondiale.
La mia petizione ha lo scopo di proporre delle idee per regolarizzare
il settore e mettere fine allo scempio ambientale, ed alla
conservazione del patrimonio immobiliare esistente e paradossalmente
rilanciare il comparto dell'edilizia ed il mercato immobiliare.
La mia petizione è su quattro punti:
- Definire che tutto il patrimonio immobiliare antecedente al 1950 è patrimonio nazionale, quindi intoccabile, non modificabile e non demolibile. In caso di eventi catastrofici che ne comportino la distruzione va applicata la semplice regora "ricostruire come era, dove era, con gli stessi materiali".
- Bloccare per legge le nuove costruzioni, a destinazione abitativa, industriale e commerciale per i prossimi 100 anni, al fine di preservare il patrimonio ambientale italiano, per evitare il continuo logorio del terreno agricolo e boschivo.
- garantire lavoro al settore dell'edilizia, che con il punto 2 sarebbe bloccato, lo Stato deve promuovere il recupero del patrimonio immobiliare in disuso, abbandonato o distrutto da eventi calamitosi e catastrofici, con le regole previste al punto 1 (ricostruire dove era, come era e con gli stessi materiali).
- promuovere il recupero e la riqualificazione, con adeguamento ai regolamenti antisismici e energetici, con eventuale riqualificazione urbana di tutto il patrimonio immobiliare costruito successivamente al 1950, spesso costruito senza direttive architettoniche condivise con il territorio e non rispettose della storia e della cultura architettonica italiana.
Si garantirebbe,
paradossalmente, il rilancio del lavoro nel comparto edile e
conseguentemente quello del mercato immobiliare.