A Viterbo ci sono due cinte murarie. - Stefano Spolverini - Tusciaweb 12/05/2012
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mio articolo pubblicato su Tusciaweb 12 luglio 2012 http://www.tusciaweb.eu/2012/07/il-cervello-intra-moenia-viterbese/ Quello che è successo, e quello che succede quotidianamente in questa città, che dopo 46 anni mi accingo a lasciare, rende palese quello che da tempo sostengo. A Viterbo ci sono due cinte murarie. Una, la conosciamo tutti, ce l’hanno lasciata i nostri avi e si è miracolosamente conservata quasi integralmente per secoli, ed è quella reale, quella che ci sta davanti tutti i giorni e attraversiamo con le auto, e non a piedi come si dovrebbe. Sta lì, imponente e severa, a testimoniare che Viterbo è stata nel Medioevo una delle città più potenti e influenti d’Italia. Ma è un passato ingombrante, che poco si addice all’altra cinta muraria. L’altra cinta muraria, quella più forte e solida, intatta e completa, potente e tenace, invalicabile, si trova altrove, dentro la capoccia della stragrande maggioranza dei viterbesi. Lì, dentro